Mondo del calcio in lutto: è morto Mauro Bellugi. L’ex difensore dell’Inter, che recentemente aveva subito l’amputazione di entrambi gli arti inferiori per delle complicazioni legate al Coronavirus, aveva 71 anni. Oltre alla maglia nerazzurra, in carriera ha indossato le maglie di Bologna, Napoli, Pistoiese, oltre a quella della Nazionale, tanto che viene ricordato come uno dei Leoni di Wembley. Con l’Inter una sola rete, in Coppa Campioni contro il Borussia Moenchengladbach.
Dopo la complicazione con il Covid e la perdita delle gambe il mondo del calcio si era commosso e stretto intorno a lui, a partire dall’ex presidente interista Massimo Moratti: “Vuole sostenere tutte le spese mediche – aveva rivelato lo stesso Bellugi in una trasmissione televisiva – perché mi ritiene uno di famiglia, conosco la moglie, suo figlio e quando giocavo all’Inter c’era suo papà Angelo che mi regalò anche una villa a Stintino dopo avermi fatto firmare il contratto”. E ora, nel momento della perdita, un pensiero per lui e i suoi cari è stato poi postato dal Napoli sui propri profili social: “La SSC Napoli – scrive su Twitter il club azzurro, di cui Bellugi era un ex – si uniscono al dolore della famiglia Bellugi per la scomparsa del caro Mauro”.
La voglia di vivere e di lottare c’era ancora, tanto che con l’Inter si parlava di un possibile incarico in società: “È successo quel che è successo e bisogna risolvere questa cosa con pazienza: dovrò essere più tosto di quando andavo in campo – diceva invece in radio -. Questa è la realtà. È dura, però non posso mollare, perché ho i miei cari e devo fare di tutto per tornare a casa”. Sul coronavirus Bellugi lanciava un appello: “A me non è venuto un raffreddore, mi hanno tagliato le gambe. A chi nega tutto, dico: non scherziamo”.