Il calcio, Maurizio Mosca e il pendolino
Feb 16, 2021

Un maestro lo è stato, anche se lui non l’avrebbe mai ammesso. Maurizio Mosca è stato il pioniere del calcio scherzato, del pallone da dibattere sì ma senza seriosità, del bar Sport trasportato in tivvù. La sua grandezza stava nel fatto che raccontava, seppur bardato da Mago del Pendolino, la passione, l’entusiasmo e la scia argentea dei sogni di cui è fatto il mondo del calcio, agli occhi del bambino che – a prescindere dall’età conteggiata dalla carta d’identità – si innamora di una finta sulla tre quarti, di un pallonetto in contropiede, di una parata estrema sulla linea di porta. Spararla anche grossa, bisogna. Perchè – come ha scritto Giovanni Vasso – se si parla di sogni non è che si può star troppo a centellinare. Le intuizioni di Mosca si sono tutte verificate. La voglia matta di interagire con i campioni, la necessità di istaurare un rapporto di interazione con lettori e telespettatori, Maurizio Mosca ‘ste cose (che vanno unite a un linguaggio estremamente semplice e immediatamente comprensibile a tutti, specialmente ai ragazzi più giovani) le aveva già intuite più di trent’anni fa quando il giornalismo sportivo ancora s’ammantava di ermellini da Cassazione. Di seguito, il suo editoriale uscito sul secondo numero della rivista Supergol, uscito nel marzo del 1984. Letto oggi ha sapore quasi profetico nella sua (apparente) banalità.

Il caratteristico atteggiamento di Maurizio Mosca

Nella splendida, crescente festa del calcio è nato Supergol. Il primo numero ha avuto un enorme successo. Pensate che le centomila copie stampate sono andate subito a ruba. L’editore Peruzzo e la distribuzione della Rizzoli hanno provveduto immediatamente a una nutrita ristampa. Ma nemmeno le altre trentamila copie sono state sufficienti per accontentare tutte le richieste. E’ rimasta la sete di vedere, di trovare Supergol. Una sete che siamo pronti ad appagare con il secondo numero della rivista e del libretto illustrato. E’ stato un impatto felice. Un affettuoso abbraccio con migliaia di lettore. Ci sono arrivate in redazione valanghe di lettere. Da ogni parte d’Italia ci hanno scritto uomini, donne, ragazzi, bambini. E’ stato un coro di entusiasmo e di complimenti. Tutti hanno voluto darci preziosi consigli e suggerimenti. Grazie. Il renderci conto che un fiume d’argento con il sorriso di Falcão vestito con la maglia dell’Inter ha invaso l’Italia spargendo gioia e consensi è stato il più bel riconoscimento alla nostra prima fatica.

Una copertina di Supergol nel 1984

La gente ha capito subito la linea e gli obiettivi di Supergol. Cari lettori, ci siamo stretti la mano perchè al primo incontro avete apprezzato il nostro intento: quello di farvi sognare e palpitare sfogliando pagina per pagina, soffermandovi su ognuna, una pubblicazione che vuole essere soprattutto una festosa parata delle più belle immagini a colori dei personaggi, delle vicende, delle azioni più suggestive e più felici del calcio. La vostra corsa all’edicola per acquistare Supergol ci sprona a fare sempre meglio, a offrirvi sempre di più, ad avere nuove iniziative. Resta la copertina d’argento, c’è sempre il quaderno che tanto colpisce la fantasia soprattutto dei più giovani, ci sono i gol più entusiasmanti delle sfide europee e mondiali, più avanti arriveranno dei poster speciali. Nel mare di lettere che ci sono pervenute c’erano migliaia e migliaia di tagliandi del concorso indetto per vincere la Lancia. Un massiccio attestato della speranza di entrare in possesso della macchina e la conferma del desiderio di avere un filo diretto con Supergol. In questo secondo numero abbiamo inserito la scheda per potersi abbonare alla nostra rivista. Per tutti coloro che vorranno legarsi a noi ci saranno dei premi. Ma non basta. Avrete anche la possibilità di partecipare al sorteggio per trascorrere insieme con la redazione di Supergol un giorno con il vostro campione preferito. E’ un impegno che io, Basoni e Molinaro, i due validissimi colleghi con i quali divido per ora il lavoro, ci prendiamo personalmente con tutti voi.

In attesa di lanciare il referendum per darvi l’opportunità di eleggere i migliori giocatori delle tre Coppe Europee, ecco un altro eccezionale concorso: nell’indicare la classifica finale del campionato della Serie A attualmente in corso, potrete vincere un abbonamento alla vostra squadra del cuore per il torneo 1984-’85.

La possibilità di ammirare senza fretta le immagini della nostra rivista costituisce anche un modo semplice e simpatico di avvicinare ancora di più i genitori ai figli: perchè Supergol e il suo “quaderno” piacciono ai grandi e appassionano i ragazzi, contribuendo ad accrescere l’entusiasmo per le cose semplici in cui credere delle quali i giovani hanno tanto bisogno. E’ scoppiata intanto la febbre per l’arrivo degli altri stranieri. Fino a giugno ci sarà la caccia ai nuovi Zico, ai nuovi Platini, ai nuovi Falcão. Maradona e Socrates in testa. Pensate come sarà bello il prossimo campionato. Ma non facciamoci prendere dalla frenesia: godiamoci questo, ch’è così esaltante e incerto!

*Da Supergol, marzo 1984.

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