Dal Macobi di Antognoni alla decadenza del club
Gen 29, 2021

Una storia lunga 87 anni cancellata in un amen. Anzi, con una sentenza. L’Asti Calcio sparisce ma i ricordi, quelli no, resteranno per sempre. E’ l’unica consolazione. L’Associazione Calcio Asti con divisa completamente rossa venne fondata il 21 agosto del 1932. La squadra ha alternato momenti di assoluto splendore ad annate mediocri, navigando sempre tra la serie C e la Promozione.

Una formazione dell’U.C. Astigiani del 1921.

In particolare alla fine degli anni ’40 sfiorò per ben tre volte la promozione in serie B perdendo quelli che allora non venivano ancora chiamati playoff ma più semplicemente spareggi. In questi otto decenni è passata attraverso due fusioni (tra Astimacobi e Asti negli ani ’70 e tra Torretta Santa Caterina e Asti all’inizio degli anni ’80, con la straordinaria scalata alla C1).

Giancarlo Antognoni durante la sua militanza nell’Asti Ma.Co.Bi.

Ha lanciato tantissimi giovani che hanno calcato poi i campionati professionistici: Michele Padovano, Matteo Paro, Roberto Bocchino, Beruatto solo per citare i più recenti e su tutti un calciatore che sarebbe diventato campione del mondo, Giancarlo Antognoni.

Ha avuto presidenti geniali come Bruno Cavallo, industriale del tessile, grande scopritore di talenti; carismatici come Giuseppe Nosenzo a cui si deve l’epopea forse più bella; longevi come Gian Maria Piacenza, in sella per 24 anni, prima di passare la mano a Pier Paolo Gherlone.

La Torretta S. Caterina promossa in Serie D al termine della stagione 1979-’80.

Si deve al fiuto del patron Cavallo se un ragazzo dalla folta chioma castano chiara approdò ad Asti nel 1970 da Marsciano, in provincia di Perugia. Il suo primo alloggiamento fu alla Fulgor in piazza Lugano, una foresteria per giovani calciatori «ante-litteram», dovuta alla lungimiranza del proprietario della Astimacobi. Giancarlo Antognoni aveva appena 16 anni. L’Astimacobi che militava in serie D l’aveva soffiato al Torino e l’avrebbe rivenduto tre anni dopo per circa 800 milioni, cifra record per quei tempi e per un calciatore proveniente dalla D, alla Fiorentina.

L’Asti Tsc nella stagione 1984-’85.

Facendo una rivalutazione in euro sarebbero circa 10 milioni di euro, ma viste le quotazioni attuali un Antognoni oggi varrebbe molto di più. Il fortissimo centrocampista indossò la maglia biancorossa per due stagioni, collezionato 27 presenze e segnando 4 gol.

Nella stagione 1972-’73 spiccò il grande salto in serie A e nella «viola» divenne subito titolare. Nel 1982 Antognoni avrebbe vinto il titolo mondiale in Spagna con la Nazionale allenata da Enzo Bearzot

Enzo Armando

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