Il miglior calciatore che non hai mai visto
Gen 1, 2024

Michael Gilkes, Jimmy Quinn, Glen Little, Jimmy Kebe e Dave Kitson solo per citarne alcuni. Ma c’è un nome che spicca sempre tra i grandi del Reading, Robin Friday. Un talento straordinario che probabilmente è giusto dire fosse mentalmente instabile quanto bravo nel calcio, avrebbe potuto essere uno dei grandi del calcio inglese. Sfortunatamente, era praticamente ingestibile e, di conseguenza, ha trascorso gran parte della sua carriera – troppo bravo – nei campionati inferiori.

Con la prima moglie

Un ribelle, senza dubbio… La carriera professionale di Friday è durata solo quattro anni essenzialmente in due club: Reading e Cardiff City. L’inclinazione alla vita sregolata lo portò sin da giovane ad avere problemi con la giustizia: lavorò prima come autista in un supermercato e poi come lavavetri, ma non seppe stare lontano dai furti. Finì una prima volta in prigione, per essere rilasciato a causa di problemi di salute per vi dell’asma. In occasione della seconda volta, si mise in luce nella squadra di calcio dei detenuti, venendo notato dagli osservatori del Reading sempre in cerca di possibili talenti, soprattutto ai margini della società dove “c’era più fame”. Uscito di galera, si sposò, a 17 anni con una ragazza di colore da cui ebbe anche un figlio, una scelta non facile in anni in cui la multirazzialità era vista come un problema.

Friday in azione nel Reading

Il suo gusto per l’alcol, il fumo, le donne e, infine, la droga lo ha portato alla rovina. Oltre alla sua incredibile abilità, Friday era noto anche per la sua resistenza. Durante la sua carriera si è scontrato con alcuni dei veri e propri picchiatori delle serie inferiori, che hanno agito con l’unico scopo di prenderlo a calci. Ma Friday ha sempre offerto il meglio: oltre a pezzi di abilità spesso ipnotiche, i fan hanno potuto assistere a una feroce rissa tra l’abile attaccante e i grandi e goffi difensori.

Tutti i resoconti della sua carriera suggeriscono che abbia illuminato i dintorni spesso squallidi dei livelli inferiori del campionato di calcio tanto quanto i locali notturni di Reading. È stato notoriamente bandito dal Boar’s Head nel centro della città in dieci diverse occasioni. Una volta presentò in un night con cappotto lungo e stivali. Entrò, prese posto in mezzo alla pista da ballo, si tolse il cappotto rivelando che sotto era nudo: danzò così, con solo indosso gli stivali, tutta la notte. Si vantava di aver inventato la cosiddetta “danza dell’elefante”: girava all’infuori le tasche dei pantaloni, si abbassava la cerniera tirando fuori l’attributo maschile, ed ecco che le stesse tasche diventavano le orecchie dell’elefante, e come immaginerete il pene ne era la proboscide.

Altre buffonate includevano entrare in una comune hippy in Cornovaglia (senza dirlo al boss del Reading Charlie Hurley) oppure baciare un poliziotto dopo aver segnato. C’è una rissa che coinvolge Friday  e il difensore con i baffi Mark Lawrenson, che poi diventerà una stella del Liverpool. La sua spiegazione è stata semplicemente: “Il poliziotto sembrava così infreddolito e stufo di stare lì che ho deciso di tirarlo su un po’ di morale”.

Friday ha giocato solo 21 volte per il Cardiff, ma ha avuto un grande impatto

Si sposò per la seconda volta, dopo aver divorziato: il matrimonio di Friday e di Liza Deimel, studentessa di Reading, fu esilarante, almeno stando alle parole della sposa stessa che lo definì “the most hilarious thing ever“.Partendo dall’ abbigliamento di Friday: abito di velluto marrone, maglietta tigrata e stivali di serpente, non esattamente lo smoking ma look che perfettamente si addiceva al personaggio. Poi gli invitati: 200circa duecento, tra cui molti amici londinesi, che festeggiarono la coppia ubriacandosi, assumendo svariati tipi di droghe e facendo a cazzotti, finendo anche per rubare gli stessi regali di nozze, tra cui un cospicuo quantitativo di cannabis. Nel marzo del 1976, arrivò il suo momento più famoso.

Friday con Liza Deimel, il giorno in cui le fece la proposta di matrimonio fuori dal pub “Cunning Man”, a Reading, 1976

Scrivendo sul Guardian nel 2009, l’autore Paolo Hewitt, che ha curato la biografia di Friday, ha scritto: “Il più grande calciatore che non hai mai visto”. Si riferiva soprattutto  al gol contro il Tranmere.

“Friday, ormai l’eroe della città, è a circa 35 yard dalla porta dei Rovers quando la palla gli sfreccia addosso. In qualche modo la controlla sul petto e poi la colpisce con il piede destro. Prima di girare. La velocità della palla è così potente che in due secondi si annida nell’angolo in alto a destra della rete dei Rovers. Per alcuni secondi c’è il silenzio assoluto nello stadio mentre tutti – giocatori, staff e tifosi – cercano di capire cosa è appena successo”.

Alcuni fan dei Royals erano lì quel giorno e sono stati testimoni, ma per molti la rivisitazione della storia è altrettanto eccitante. E questo è un altro motivo per cui Friday è stato così speciale, era il Reading. Fino a quando il club, stanco del suo stile di vita sregolato, lo vendette al Cardiff City nel 1976. Ha trascorso solo sei mesi al club gallese, affascinando i suoi fan nello stesso modo in cui lo aveva fatto con quelli del Reading.

Friday ha salutato con due dita il portiere del Luton Milija Aleksic dopo averlo trafitto

Affrontò il Fulham, niente di particolare direte voi, se non fosse che a marcare Friday ci fu niente di meno che Bobby Moore, la leggenda per eccellenza del calcio inglese, a fine carriera certo ma pur sempre Bobby Moore. Friday venne impressionato da tutto ciò? Dire di no è riduttivo. Non solo segnò due goal in faccia a Moore, ma celebrò l’eroe calcistico nazionale, l’uomo che alzò la tanto desiderata Coppa Rimet a Wembley strizzandogli i testicoli! Ha lasciato il calcio a soli 25 anni nel 1977 ed è morto nel 1990 per una sospetta overdose di eroina.

Il celebre episodio del bacio al poliziotto

Robin Friday era l’eroe cult perfetto. Nei giorni in cui il calcio non aveva la copertura generale che ha ora, le sue buffonate sono rimaste sconosciute al resto del paese. Ci sarebbe piaciuto vedere i volti dei fan in posti come Newport quando il Reading si è presentato con un giocatore troppo bravo per il campionato.

Ci sarebbe piaciuto vedere il suo famoso gol ed essere stati mosche sul muro nei locali notturni di Reading quando lui era in città.

Se giocasse oggi? Chi lo sa? Leggendari uomini votati all’assoluta disciplina come Sir Alex Ferguson lo avrebbero domato? O non sarebbe nemmeno arrivato a giocare nelle serie inferiori?

Mario Bocchio

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