Il giustiziere del Milan
Feb 2, 2024

Il vizio di trafiggere portieri era già ben chiaro quando, non ancora maggiorenne, iniziava a farsi strada fra i grandi con la maglia del Formia. Lo nota il Napoli, ma è nella provincia del Nord che Dino Fava Passaro trova la sua dimensione.

Va in doppia cifra con Pro Patria in C2 e con il Varese in C1, finché la Triestina non mette gli occhi su di lui e, dopo un periodo iniziale in panchina, i giuliani si accorgono di avere una bocca di fuoco niente male: con le sue 22 reti trascina i biancorossi fino al quinto posto in Serie B. Sono i vicini di casa dell’Udinese a sceglierlo nel 2003 per sostituire il partente Muzzi e, alla fine della sua prima stagione in Serie A, i gol agli ordini di Spalletti sono 12 e valgono la qualificazione alla Coppa UEFA.

L’anno successivo arriva Di Natale e gli spazi si limitano naturalmente, per questo sceglie di indossare i colori del Treviso nella stagione del loro esordio assoluto in A e, parallelamente, l’ultima per lui. Bologna e Salernitana rappresentano le ultime esperienze nei campionati professionistici, prima di tornare a respirare l’aria dei campi di casa che ne preserva integra la sua “gioventù”: nonostante i 46 anni, Dino Fava Passaro continua a giocare senza volerne sapere di fermarsi.

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