Il passato da calciatore del “Comandante Ramiro”
Gen 21, 2023

Mauricio Hernández Norambuena, noto anche come Comandante Ramiro, è un rivoluzionario cileno ed ex comandante dell’organizzazione sovversiva del Fronte Patriottico Manuel Rodríguez (FPMR). Sia Hernández Norambuena che il FPMR sono stati definiti in passato come terroristi dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Fronte Patriottico Manuel Rodríguez (FPMR), murales

Arrestato in Cile nel 1993 per la sua partecipazione a violente azioni di resistenza politica negli anni ’70, ’80 e ’90 e per essere stato uno degli autori dell’assassinio del senatore dell’UDI Jaime Guzmán, il principale ideologo della Costituzione del 1980, il Comandante Ramiro fu condannato al doppio ergastolo. Tre anni dopo, insieme ad altri tre frontisti, ha realizzato una fuga spettacolare quando sono stati salvati nella cosiddetta operazione Flight of Justice. Il 30 dicembre 1996 Hernández Norambuena, Ricardo Palma Salamanca, Pablo Muñoz Hoffman e Patricio Ortiz Montenegro furono fatti evadere dal carcere di massima sicurezza di Santiago in modo spettacolare, in un cesto blindato tenuto da un elicottero. Due giorni, quando tutte le forze di polizia del paese erano concentrate sulla cattura dei fuggitivi, Ramiro contattò sua madre tramite una terza persona per rassicurarla.

Foto segnaletiche del “Comandante Ramiro”

Le indagini stimano che subito dopo la fuga si sia recato a Cuba, poiché nel 1997 è stato confermato che si trovava sull’isola quando ha telefonato a sua sorella dall’Avana a Valparaíso. Dopo dissapori con il governo di Fidel Castro, nel 1998 ha dovuto lasciare Cuba. Ha viaggiato in Nicaragua, El Salvador e successivamente, anche se non si sa per quanto tempo, in Colombia. Lì si è unito alle FARC e poiché rispettavano il suo grado militare, si è addestrò ed e arrivato ad avere sotto il suo comando una colonna di guerriglieri di quel paese. Successivamente ha proseguito per l’Uruguay, l’Argentina -dove avrebbe contattato altri frontisti – e il Brasile, stabilendosi definitivamente nella città di São Paulo.

È stato arrestato e condannato in Brasile a trent’anni anni di carcere per il rapimento dell’imprenditore locale Washington Olivetto nel 2001.3 Nell’agosto 2019 è stata approvata la sua estradizione in Cile.

Mauricio Hernández Norambuena

Il Comandante Ramiro ha un passato poco conosciuto come calciatore, quando non aveva ancora vent’ anni. Hernández Norambuena è stato il capitano della squadra di Valparaíso nel XIII Campionato Nazionale Giovanile, giocato nel gennaio 1977. In quella squadra c’erano tra gli altri, l’attaccante Juan Carlos Letelier, che vestì la maglia della nazionale nella Coppa del Mondo in Spagna 1982; il portiere Jaime Zapata, famoso nel Wanderers e nell’Everton di Viña del Mar; e Juan Verdejo, che in seguito giocherà nell’ Ovalle e nel Quintero Unido.

Formazione del Valparaíso nel Campionato Nazionale Giovanile del 1977. In piedi, da sinistra a destra: Oscar Salas (massaggiatore), Nelson Orellana, Rolando Bravo, Nelson Thompson, Mauricio Hernández Norambuena e Jaime Zapata. Accosciati: Juan Carlos Letelier, Juan Verdejo, Miguel Gross, Luis Perez, Blas Sánchez e Manuel González (foto “El Mercurio de Antofagasta”)

Il Comandante Ramiro era un difensore centrale rustico e rude, che faceva coppia con Nelson Orellana. Sulla terra battuta, la squadra di Valparaíso ha concluso al sesto posto su otto squadre, per differenza reti. Hernández Norambuena è stato titolare in tutte le partite:  ha affrontato Santa Cruz (1-3), Temuco (2-1), Pedro de Valdivia (0-5), Cadetes (0-5), San Fernando (2-0), Castro (1-0) e Arica (0-2).

La storia calcistica dell’ex frentista è nata nel club dell’Orompello, protagonista di una annata storica nel 1976, quando ha vinto il torneo dell’Associazione Valparaíso. Mauricio, insieme a suo fratello Iván e al portiere Fernando Larenas Seguel, erano le figure chiave della squadra. Larenas, soprannominato Loco, è poi diventato un compagno d’armi del Comandante Ramiro nell’FPMR, dove era capo operativo.

Il “Comandante Ramiro” è il quarto dall’alto, da sinistra a destra

Nel 1979 l’Orompello realizza la più grande impresa della sua storia, vincendo il Campionato Regionale, dopo aver sconfitto a Villa Alemana il Quintero Unido. In quella squadra, Iván era il difensore centrale e Mauricio giocava come terzino destro. In porta, Loco Larenas ha parato tutto. Il Comandante Ramiro ha mostrato il suo solito carattere ed è stato espulso, ma nessun problema per la squadra, che alla fine ha sollevato la coppa. La storia dice che il trofeo è poi sparito per sempre. Un altro mistero.

La vita di Hernández Norambuena avrebbe potuto cambiare con il calcio? Probabilmente sì. Dopo il successo nel Regionale, Mauricio e Fernando Larenas sono andati a provare per l’Audax Italiano a Santiago e hanno superato il provino.

Nel 1930, discendenti di tedeschi e italiani fondarono il “Club Social y Deportivo Orompello”, a Valparaíso (centro), una squadra di calcio amatoriale che ebbe un discreto successo fino alla metà degli anni ’70

Tuttavia, lo stipendio era basso, insufficiente per vivere nella capitale, e ciò significava lasciare da parte gli studi all’Università di Playa Ancha. Entrambi hanno rifiutato di essere calciatori professionisti e la storia che ne è seguita è già nota a tutti.

Quando i giornali parlavano di Fernando Larenas Seguel

Quel Campionato Nazionale Giovanile del 1977 fu vinto dalla squadra locale di Pedro de Valdivia, che aveva nelle sue fila il capocannoniere del torneo: Navid Contreras, un rinforzo che veniva da La Serena, che in seguito avrebbe brillato nel Club de Deportes Antofagasta. Il nero ha segnato 10 gol in quella stagione ed è stato una stella della sua squadra insieme a due che si sarebbero distinti anche nel professionismo, come Eduardo Mocho Gómez e Moisés Berenguela.

La rivale più forte di Pedro de Valdivia è stata la squadra dei Cadetti, che ha vinto l’ultima partita 2-1 e ha costretto ad uno spareggio. Mariano Puyol ed Edgardo Fuentes hanno giocato in quella squadra, ma il pareggio finale per 1-1 ha regalato ai locali il titolo per differenza reti.

Mario Bocchio

Condividi su: