Dedicato a Giorgio Stella
Giu 28, 2023

Traggo dalla pagina Facebook Storia del Calcio Belluno 1905 di Roberto Bona del 15 settembre 2020 quanto scritto: “L’altra sera, navigando in internet, ammirando una foto dell’Audace San Michele 1975-’76 pubblicata sulla splendida pagina , ho appreso la triste notizia della prematura scomparsa di Giorgio Stella, indimenticato protagonista con la maglia del Belluno nei campionati di Serie C 1973-’74 e 1974-’75, per altro avvenuta già una ventina di anni fa. Non sapevo che Stella, stopper del miglior Belluno che sia dato ricordare, quello del campionato 1973-’74, quello che battendo l’Alessandria per 1-0 rimase in vetta alla classifica del Girone A di Serie C per una settimana intera, se ne fosse andato… ‘molto giovane’, come scrive in un suo commento alla foto dei veronesi dell’Audace, quinti nel campionato di Serie d 1975-’76, l’appassionato cultore di calcio Giuseppe Joe Bonato.

Con lui, che di Stella era compaesano e praticamente coetaneo, c’è stato un breve scambio di post attraverso il quale abbiamo ricostruito i personali ricordi del baffuto difensore vicentino. Ecco, di seguito, quanto mi ha rivelato Giuseppe Joe Bonato sulla vicenda umana e sportiva di Giorgio Stella, uno dei protagonisti gialloblu della Serie C anni ’70 che sempre rimarranno nel cuore degli innamorati del Belluno”. “E’ sempre emozionante rivedere la fisionomia di Giorgio Stella indimenticabile calciatore thienese scomparso molto giovane… Giorgio Stella era della classe 1950. Sono andato a rivedere un libro che parla della Robur di Thiene squadra di quartiere nella quale emergeva e dalla quale poi partì per approdare nelle giovanili del Lanerossi Vicenza dell’allora presidente Farina.

Io sono del ’53, qualche anno più giovane e proprio per questo noi delle categorie inferiori lo vedevamo come un modello di atleta da imitare in campo, anche perché oltre ad avere tecnica era un trascinatore e un giocatore tosto. Purtroppo mi sono reso conto solo ora che non c’è un suo profilo descritto nel testo della Robur.

Nel Lanerossi Vicenza

Io a quel tempo giocavo nel Thiene e seguivo le sorti dei vari giocatore nostrani anche se poi col calcio finii per rompermi legamenti crociati di un ginocchio; ma sapevo che Giorgio era andato a giocare in serie D col Rovigo, nell’Audace Sme di Verona e da capitano del Malo allenato da De Mani. So che venne anche a Belluno passando in serie C. Ho ancora di lui impressa nella mente l’ultima immagine, quando andando a trovare una cugina lo incontrai sull’atrio del condominio e ci salutammo cordialmente. Seppi da questa mia parente proprio in quel frangente che Giorgio non stava bene di salute. Non passò un anno da quell’ultimo incontro che scomparve e fu un colpo per tutto l’ambiente calcistico thienese. Forse eravamo nel 2000…” è mancato il 31 dicembre 1998 NdA) Fin qui il racconto di Giuseppe Joe Bonato che integro con queste note. Stella era nato a Thiene, il 22 marzo 1950. Nelle due stagioni trascorse a Belluno giocò 72 partite di campionato (35 nel primo campionato, come stopper; 37 nel secondo, come terzino di marcatura).

Al termine del primo campionato in gialloblu, che l’undici di Eros Beraldo chiuse con un bottino di 44 reti segnate, secondo attacco più prolifico del girone, preceduto solamente dall’Udinese, Giorgio Stella rientrò per fine prestito al Lanerossi Vicenza. Nel corso dell’estate, però, il giocatore ruppe con la dirigenza berica, tanto da minacciare di abbandonare il calcio.

I processi di “Fuorigioco”

Quando le strade di Stella e del Belluno parevano definitivamente divise (perfino “Fuorigioco”, il periodico che sosteneva i gialloblu, di solito sempre ben informato sulle vicende della squadra, inserì il baffuto difensore di Thiene fra i non confermati per il campionato di Serie C 1974-’75), ci fu la sottoscrizione di un nuovo accordo e Giorgio Stella, nel ruolo di terzino in coppia con l’altro vicentino Andrea Cisco, poté contribuire alla salvezza del Belluno saltando un solo incontro dei 38 in calendario.” Ebbene, per rinnovare un ricordo vivido di questo giocatore del Lane, leggiamo questa intervista che sembra fatta ieri pubblicata nel foglio sportivo del Capoluogo di Provincia montano ‘Fuorigioco’, che ci fa riscoprire Giorgio Stella, nostro compianto concittadino, ex difensore di marcatura, calcisticamente nato nella Robur della Conca di Thiene e consacrato dalla Nobile Provinciale. Questa è una breve intervista fatta alla fine del primo campionato giocato nel Belluno di Serie C stagione 1973-’74 e che fa emergere il carattere dell’uomo e lo spirito del giocatore, scomparso nel lontano 31 dicembre 1998″.

Rivera nell’amichevole contro il Rovigo di Stella

Un piacevole colloquio col giornalista locale che sembra fatto ieri proposto sul giornale per ricordare Giorgio Stella come fosse tra noi, ai tanti amici che lo hanno apprezzato e a coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo dentro e fuori al rettangolo di gioco. Un omaggio alla memoria. Giuseppe (Joe) Bonato: “Alzi la mano chi è senza macchia. Finisce per esserci coinvolto anche Giorgio Stella che pure sul piano individuale andrebbe assolto. Più un’istruttoria che un dibattimento: si soppesano le prove, si fanno le necessarie valutazioni assieme allo stopper gialloblu nel tentativo di assicurare l’assassino alla giustizia. Via con Stella, state a sentire.

Nell’Audace San Michele

Domanda: forse un ‘cartavelina’ come te andrebbe schierato a terzino: in mezzo all’area ci vogliono ragazzotti prestanti… Risposta di Giorgio: fisicamente forse sembro più un difensore d’ala, però il mio ruolo è quello di stopper; scusa l’immodestia ma io penso che ci voglia anche un po’ di testa e che conti parecchio anche l’impostazione tecnica, voglio dire che si può sopperire diversamente a certi limiti fisici. Domanda: però se ti capita un centravanti-panzer non riesci a combattere da pari a pari…

Risposta: guarda, io ti dico che mi trovo molto meglio con gli avversari grandi e grossi; prima di tutto il bersaglio lo hai sempre là, non quando capita un trottolino che ti scivola via fra le gambe, eppoi ti riesce molto più facile giocare di anticipo nei confronti di un centravanti che è logicamente più lentino.

Nel Malo

Certo, tipi come Ulivieri (il numero 9 della Gavinovese , sempre al limite del codice penale) è meglio perderli che trovarli, ma per il resto mi va bene che l’avversario sia forte, ci si concentra di più. Domanda: i clienti più pericolosi che ti sono capitati tra i piedi… Risposta: il centravanti dell’Alessandria, Baisi, anche Schillirò della Triestina, eppoi Peressin (Udinese). Domanda: senti, Stella, che cosa mi dici, di positivo e non , della tua esperienza in maglia gialloblu; un’annata buona, oppure sei rimasto in qualche modo deluso?

Risposta: di positivo direi l’ambiente e il pubblico che ti consentono di giocare tranquillo: gli spalti gremiti servono a caricare il giocatore , soprattutto un tipo come me che era abituato ad esprimersi davanti a un centinaio di persone. Domanda: e di negativo? Risposta: la naja, porco cane. Io sono stato fortunatissimo perché ho trovato un ambiente militare davvero ideale, però è sempre… naja: la lontananza dalla morosa Giuliana, la difficoltà di stare con i compagni di squadra anche fuori dal campo, tutto insomma. ‘Cartavelina’ Stella, marzo 1950, ha – tutto sommato – le carte in regola per sentirsi immune da colpe. Qualche giornata balorda l’ha avuta anche lui: ma adesso il Belluno ha ritrovato definitivamente la sua buona Stella!”

Giuseppe (Joe) Bonato

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