Il Gullit Biondo
Lug 11, 2023

In Colombia ci sono due dei del calcio: Higuita, il funambolico ex portiere, e Carlos Valderrama, il più grande calciatore colombiano di sempre.

Valderrama ha deliziato gli amanti del calcio e non solo colombiano a cavallo tra gli anni 80 e 90, grazie ai sulle intuizioni creative, ai suoi passaggi millimetrici, le sue doti tecniche e certamente per la sua capigliatura. Il Gullit Biondo, vinse per ben tre volte il premio di miglior giocatore sudamericano, partecipò a tre finali di Coppa del Mondo con la sua Colombia, giocò in Francia e Spagna, prima di raggiungere la Major Soccer League al termine della carriera. Una carriera non condita da tanti gol ma che gli è valsa il posto nella lista dei 100 più grandi calciatori del secolo scorso. 

A Usa ’94 con la nazionale della Colombia

Oltre alle sue doti da calciatore fu proprio la capigliatura afro-bionda a renderlo un giocatore cult.  A 61 anni Carlos Valderrama ha mantenuto il suo marchio, i riccioloni biondi sono ancora lì. In Colombia Valderrama è ancora un una star del calcio. 

In Francia nel Montpellier

Proprio una foto postata dallo stesso ex giocatore su Instagram ha generato un ondata di reazioni sui social: i riccioli sono spariti, i capelli biondi scendono lisci. “La mia ragazza ha vuto l’idea di pettinare i miei capelli … hahaha, per divertirsi un po’”, ha commentato il colombiano. 

Il nuovo look

Nonostante la sua immensa classe Valderrama non ebbe grande fortuna in Europa. Prima al Montpellier in Francia e poi al Valladolid in Spagna il colombiano non riuscì a lasciare il segno.

Nel Real Valladolid: il trattamento riservatogli dal madridista Michel
Ai tempi del campionato statunitense

Le parole dell’ex nazionale francese Laurent Blanc ben descrivono il momento professionale difficile de El Pibe fuori dal suo Continente; “Carlos era il giocatore più rappresentativo della scuola sudamericana di un calcio fatto di creatività e tocchi da artista”.

Con il connazionale portiere René Higuita, anche lui nel Rel Valladolid

I campionati europei erano allora molto più fisici e Valderrama patì quella dimensione più rude. Nel corso dei tre Mondiali giocati, con i compagni di squadra Rincon e Redin, il Gullit-Biondo stupì il mondo. La nazionale di calcio colombiana conobbe allora il suo periodo migliore. 

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