Il bomber con il barbone
Feb 3, 2022

Ha lasciato il calcio giocato a 40 anni l’attaccante romano che in carriera ha giocato in Serie A con le maglie di Chievo e Bologna. Capitano e trascinatore del Pisa promosso in B nella stagione 2018-19 e personaggio amatissimo sui social, dove spopolano gli scatti con la sua adorata barba.

Foto Instagram @moscagol

“Born in Belgium, made in Italy”. E sì perché il “barbuto” Davide Moscardelli è nato a Mons, a 70 km da Bruxelles, dove il padre era in missione per l’Aeronautica militare.

Ma è cresciuto a Roma e ora, a 40 anni, è grande (non vecchio!) abbastanza per appendere gli scarpini al chiodo dopo oltre 200 gol in carriera e la soddisfazione di aver riportato il Pisa in Serie B, da capitano, nella stagione 2018-’19. Rimarrà – pare – nella società toscana, all’interno dello staff tecnico.

Moscardelli al Chievo

Dopo la trafila nelle serie inferiori e delle buone annate in B con Cesena e Piacenza, nell’estate del 2010 arriva la grande occasione con il Chievo in Serie A.  Il 29 agosto, all’esordio in campionato, mette a segno il suo primo gol contro il Catania nella partita che i clivensi vincono per 2-1. “Il sogno da bambino che si avverava – scrive il giocatore sui social – me lo ricordo come se fosse successo ieri e sarà così per sempre!”.

Quella volta contro l’Inter campione d’Europa

Nella partita successiva ancora un gol, contro il Genoa. E il 21 novembre la rete forse più prestigiosa della sua carriera: il momentaneo 2-0 all’Inter campione d’Europa, match poi vinto 2-1 (come potete notare dalla foto Moscardelli non è nato con la barba…).

Nel Bologna

Dopo due stagioni e mezza al Chievo nel gennaio del 2013 viene acquistato dal Bologna, allora guidato da Stefano Pioli, che lo aveva già allenato sia al Chievo che al Piacenza. Nella sua seconda annata in Emilia indossa la maglia numero 10. In totale colleziona 26 presenze con due reti in rossoblù.

Al Lecce

Intanto la barba cresce… ma Moscardelli ha in testa solo il Lecce, la sua nuova squadra. Con i salentini, in Lega Pro, l’attaccante gioca 64 partire e segna 27 gol in due stagioni.

Con la maglia dell’Arezzo

Nel luglio del 2016 il passaggio all’Arezzo, subito capitano della squadra e uno score super alla prima stagione: 36 presenze e 18 gol. Fondamentale con 12 reti anche nella seconda annata con gli aretini, salvi nonostante i 13 punti di penalizzazione.

(Foto Instagram @moscagol)

E le imprese di Moscardelli ad Arezzo diventano presto uno stile di vita…

A Pisa

Nel 2018 l’arrivo a Pisa, dove il mancino romano è ancora una volta “eletto” capitano e leader.

(Foto Instagram @moscagol)

E “Mosca” ricambia con 10 gol pesantissimi (di cui 2 nei play-off) che contribuiscono alla promozione dei toscani in Serie B, per la gioia della moglie Guendalina! 

(Foto Instagram @moscagol)

Eccoli, sposini, con un Davide completamente sbarbato… 

(Foto Instagram @moscagol)

Ogni tanto Mosca coinvolge la moglie nei suoi siparetti social, come nel periodo del lockdown, quando hanno imitato Sandra e Raimondo: “Che barba, che noia…”.

(Foto Instagram @moscagol)

Tra le imprese social di Mosca quella nella “Bottle Cap Challenge”, quando stappò la birra con la barba… superando 350mila visualizzazioni!

Indimenticabili, poi, i suoi auguri di Natale… 

(Foto Instagram @moscagol)

Romanista sfegatato, e da buon giallorosso con una vera e propria venerazione per Francesco Totti. 

(Foto Instagram @moscagol)

E per Daniele De Rossi.

(Foto Instagram @moscagol)

Così romano e romanista da avere un grande tatuaggio del Colosseo – con un pallone – sul braccio.

(Foto Instagram @moscagol)

Amico e ospite varie volte di Sky Sport, per la felicità della mamma…

(Foto Instagram @moscagol)

Una delle sue ultime “chicche”, una rovesciata acrobatica in piscina per salutare l’estate…

(Foto Instagram @moscagol)

La scorsa stagione Moscardelli ha sfiorato i playoff per la Serie Acon il Pisa e si è tolto la soddisfazione di realizzare una doppietta nella vittoria per 3-1 sul campo del Trapani, tornando al gol in Serie B dopo 9 anni.

Poi la decisione di appendere gli scarpini al chiodo. Non ci resta allora che fare un brindisi alla sua carriera e alla sua magica barba! 

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