Il Bomber di Provincia: la roccia Sergio “Capitan” Pellissier
Mar 25, 2021

È  la parte romantica e poetica del  calcio. Dietro ai grandi attaccanti delle big ci sono loro, una marea di  cannonieri che segnano Gol a grappoli  sempre e solo nelle piazze  minori del calcio italiano. Grandi con i piccoli, piccoli con i grandi.

Pellissier, madre sarda e idee chiare. ha sempre detto: “Smetto quando lo dico io”

Quando si parla delle bandiere di un calcio che non c’e più si nomina sempre Totti, ma ci scordiamo di lui, Sergio da Aosta. Un anti personaggio che ha giocato con il Chievo Verona dal 2002 al 2019. È passato dal Chievo-bis dei miracoli alla serie B, e di nuovo Chievo d’alta classifica con Maran.

Sergio Pellissier nella sua unica presenza in azzurro il 6 giugno 2009, contro l’Irlanda del Nord, quando realizzò la rete del definitivo 3-0

Ogni stagione gli attaccanti più giovani gli hanno tolto un pochino di spazio, ma Sergio non ha mai fatto mancare il suo apporto decisivo.

Il giorno dell’addio al calcio

E i 134 gol (da sommare agli altri 26 siglati con Varese e Spal) nel quartiere di Verona sono già scolpiti nella storia. Vorrei far mia una frase di una parodia de “Gli Autogol” che penso riassuma la vita calcistica di Capitan Pellissier: “Tutta la settimana chiavo, la domenica Chievo”. Il calcio di provincia ha bisogno di capitani Pellissier!

Lucio Pelliccioni

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