Il pomeriggio bustocco di O’Rei
Dic 30, 2022

Il 23 ottobre è un giorno speciale per uno degli sportivi che più di tutti hanno lasciato un impronta sulla propria disciplina: in quella data, nel 1940, nasceva a Três Corações uno dei calciatori più importanti della storia. Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé, l’unico capace di vincere per tre volte la Coppa del Mondo con la maglia del Brasile.

Un campione universale, ancora oggi riconosciuto in ogni parte del globo, che in passato visse un curioso pomeriggio in provincia di Varese, più precisamente allo stadio “Speroni” di Busto Arsizio. Correva l’anno 1975, più precisamente era il 12 aprile, quando il marziano O’Rei atterrò sul campo di gioco della Pro Patria grazie all’intermediazione dell’allora presidente tigrotto Peppino Mancini.

Pelè, in tour promozionale per la Pepsi Cola di cui era testimonial, trascorse circa due ore in mezzo alle squadre giovanili di Pro Patria, Solbiatese, Inter e Milan e davanti agli occhi di migliaia di fans e curiosi, accorsi allo “Speroni” per vedere di persona un fenomeno, allora giudicato in modo unanime il più forte del mondo. Un “titolo” che solo con l’avvento di Maradona sarà messo in dubbio (o meglio, in condivisione) da una parte di tifosi e addetti ai lavori.

Oggi – grazie a VareseNews – vi possiamo proporre una serie di immagini assolutamente inedite ed esclusive di quella storica giornata di sport. Fotografie scattate da Alessandro Carchen di Solbiate Olona che ricorda così il pomeriggio bustocco della Perla Nera.

«L’evento era stato impostato come una sorta di lezione di scuola calcio: Pelè propose esercizi, dribbling e situazioni di gioco ai giovani calciatori ammessi a partecipare. Io andai allo “Speroni” con la mia Canon FTB visto che mi dilettavo di fotografia e quella era una macchina allora piuttosto in voga e che possiedo ancor’oggi. Presi posto sugli spalti ma a un certo punto ci fu l’occasione di scendere sul campo di gioco: così mi avvicinai a Pelè e scattai queste immagini».
E che – grazie a VareseNews, lo ripetiamo – regaliamo a tutti i nostri lettori appassionati di calcio, ma anche di storia.

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